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Il primo amore non si scorda mai

Pensieri sull'amore.

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Alzi la mano chi non ha mai sentito questa frase in vita sua. Ma quanto c'è di vero in un detto popolare tanto famoso e, per certi versi, così eclatante?
Chiunque si sia posto questa domanda sa che la risposta può essere complicata sia perché non è poi così scontato riuscire ad individuare nella memoria il primo amore, oggetto della frase, sia perché bisognerebbe riuscire a capirsi bene sul significato del concetto del non scordarsi mai di qualcuno; cioè, a volte si può considerare una persona come primo amore a seconda del punto di vista di ognuno sull'argomento: c'è chi considera come primo amore il primo bambino o la prima bambina che ha scatenato un batticuore improvviso ed inspiegabile, c'è invece chi considera come primo amore il primo fidanzato o la prima fidanzata, e così via dicendo. E c'è poi appunto il problema di definire bene l'ambito nel quale una persona si può considerare come mai dimenticata: non ci si dimentica anche di chi ha suscitato più sentimenti negativi che positivi, quindi anche di chi ha fatto sì galoppare il cuore, ma ci ha dato anche immense tristezze e delusioni.

Inoltre, spesso le sensazioni suscitate da uno sguardo, da una carezza, da una interazione platonica in tenera età, risentono delle condizioni ambientali circostanti, del background del periodo in cui sono state vissute.
Un bambino spensierato e innocente che prova amore per la prima volta sarà propenso a ricordare l'evento nel tempo perché per lui si tratta di una nuova scoperta importante, la prima della sua vita in tema amoroso.
Già nei primi anni di vita, un bambino può provare amore senza un vero e proprio motivo, magari come estremizzazione di una simpatia, di un feeling che non si sa e non si tenta di volere spiegare.

A complicare le cose, ci si mette pure il fatto che i sentimenti non sono mai semplici da definire e da circoscrivere, anzi non sono mai definibili se non approssimativamente. I sentimenti si sentono appunto, e il tentativo di discernerli bene l'uno dall'altro si appoggia più su un'utopia che sua una reale possibilità.
Per questo motivo, forse sarebbe bene non fossilizzarsi troppo su definizioni scientifiche e su precisazioni puntigliose, e si dovrebbe piuttosto vivere e ricordare i più importanti amori della propria vita nel modo migliore, ossia come amori diversi ed unici.

Di primo acchito, non sembrerebbero dello stesso parere alcuni ricercatori della Stony Brook University di New York, che hanno condotto una ricerca scientifica di tre anni sull'attività cerebrale legata ai sentimenti e hanno concluso che il primo amore scatena una reazione biochimica particolare, analoga ad un trauma dovuto all'impatto sull'innamorato di tipologie di inquietudine, ansia, paura, nuove per l'individuo.
In pratica, a ben pensarci, ciò dimostra quanto esposto poc'anzi, ossia che, là dove sussitono forti sentimenti d'amore e quindi là dove coesistono le sensazioni opposte tipiche dell'amore, quali piacere e dispiacere, gioia e tristezza, felicità e paura, amore e odio appunto, come due facce della stessa medaglia, là può esistere un qualcosa di così forte da potere rimanere impresso nei ricordi per sempre e questo può avvenire ben più di una volta nella vita e per questo motivo ogni amore importante è unico e rimarrà impresso per sempre nei nostri ricordi.